Spartacus
2010 - Conclusa - 4 stagioni - 60 min
La storia del più grande gladiatore romano, separato dall'amore della sua vita e costretto a vivere in una sanguinosa arena in cui deve combattere per sopravvivere, sedotto dal potere e tormentato da...lla vendetta. Leggi tutto
Attori: Manu Bennett, Daniel Feuerriegel, Lucy Lawless, Peter Mensah, Nick Tarabay, Viva Bianca, Liam McIntyre, Cynthia Addai-Robinson, Pana Hema Taylor, Dustin Clare
Attori
Manu Bennett, Daniel Feuerriegel, Lucy Lawless, Peter Mensah, Nick Tarabay, Viva Bianca, Liam McIntyre, Cynthia Addai-Robinson, Pana Hema Taylor, Dustin Clare
Generi
Serie TV Avventura Azione Biografico Drammatico
Ideatore
Steven S. DeKnight

1
1. Il serpente rosso
Un prigioniero della Tribù dei Traci è legato in catene nei sotterranei dell'arena di Capua, mentre, nell'arena, vengono giustiziati altri suoi compagni. Nell'attesa, egli ricorda tutti gli eventi che lo hanno portato sin lì. Il legato romano Claudio Gabro, era andato in Tracia per assoldare forze ausiliare da aggiungere agli eserciti regolari, facendo leva sulle minacce che gli eserciti greci, al seguito di Mitridate, e le popolazioni dei Ceti, portano loro. Stabilite le regole di ingaggio, i traci partono e scendono in battaglia per i romani, favorendoli con le loro alte virtù guerriere. Mentre il legato si concede ad una visita improvvisa della moglie Ilithyia, due guerrieri traci vanno in perlustrazione dietro le linee nemiche e scoprono che i nemici Ceti stanno deviando verso i loro villaggi. Il legato, sobillato dalla moglie, intende avanzare contro Mitridate, lasciato sguarnito dai Ceti, e conquistare gli onori di Roma negando così ai traci il permesso di tornare a difendere i loro villaggi. Traditi nei patti stipulati, i guerrieri si ribellano al legato e disertano. L'eroe trace riesce a tornare giusto in tempo per salvare la sua donna, Sura, ma il suo villaggio è perduto e decide così di spostarsi con lei verso sud. Il legato sorprende i teneri amanti nel sonno riducendo la donna in schiavitù e conducendo l'uomo a Capua per la condanna. Concluso il flashback, giunge il suo momento e viene condotto nell'arena per essere giustiziato; ma, contrariamente alle previsioni, e dando prova delle sue virtù guerriere, riesce a sconfiggere i quattro gladiatori preposti allo scontro e, osannato dalla folla, riesce ad evitare la sua condanna. È in questa occasione che gli viene assegnato il nome di Spartacus.

2
2. Il giuramento dei gladiatori
Spartacus, condotto nelle scuola di Batiato, è tormentato dagli incubi per la perdita della donna amata. Ma intanto i giorni passano e si ritrova a dover cominciare l'addestramento per gladiatori ed a scontrarsi con i gladiatori già presenti. Su tutti, Spartacus si trova subito in contrasto Crisso, il campione della scuola e della città di Capua, con cui nascerà una vera e propria rivalità. Proseguendo con l'addestramento, Spartacus stringe amicizia con Varro, un uomo libero che per saldare i debiti di gioco ha deciso di diventare gladiatore. Intanto il legato Glabro torna, visita la scuola di Batiato per minacciare il trace, istigandolo e gettando ai suoi piedi un lembo della veste della moglie venduta come schiava. Nonostante l'irriverenza e la sfrontatezza lo mettano in cattiva luce, Batiato non vuole privarsene e riesce ad addolcirlo promettendo di utilizzare le vincite ottenute dallo stesso nell'arena per ritrovare la moglie e farli ricongiungere. Così, giunti alla sera della prova finale, Varro sconfigge Gneo e Spartacus ha la meglio proprio su Crisso e mostra a tutti di essersi piegato alle volontà del suo padrone. Proferito il giuramento riceve il marchio della scuola ed entra, con tutti i diritti, nella confraternita.

3
3. I vulcanalia
Spartacus comincia a rassegnarsi alla sua nuova vita, spinto dal desiderio di agevolare le ricerche di Batiato che lo porteranno a ricongiungersi con Sura. Nonostante abbia ricevuto il marchio, sia i gladiatori anziani, Crisso e Barca su tutti, sia il Maestro, non vedono ancora di buon occhio il trace, ancora irruente nel modo di porsi e combattere. Intanto si avvicinano i Vulcanalia e Batiato decide i gladiatori che parteciperanno ai giochi in onore del dio Vulcano. L'amicizia con Varro si intensifica ma i due vengono scelti per fronteggiarsi nell'incontro d'apertura dei giochi. Spartacus non digerisce l'idea e prova a fare in modo di aggiudicarsi lo scontro finale con Crisso

4
4. Le fosse dell'Ade
Perso lo scontro finale dei Vulcanalia, Spartacus si ritrova, adesso, il disappunto di Batiato, che lo condanna a combattere nelle fosse dell'Ade, fosse sotterranee in cui si eseguono combattimenti clandestini. In quel luogo di perdizione non esistono regole, ed i combattimenti sottopongono gli uomini a sforzi disumani. Spartacus, non senza difficoltà comincia a vincere una serie di incontri, per la gioia di Batiato. Crisso discute con Naevia per il monile dato in regalo che la schiava non può accettare e lo dona a Lucrezia, col quale la relazione clandestina continua. Spartacus continua a vincere nelle fosse, ma mentalmente comincia a cedere e perdere lucidità, decidendo così di lasciarsi uccidere nelle fosse per permettere a Batiato di vincere molto e ottenere i soldi necessari per comprare sua moglie. Spartacus comincia a lasciarsi andare, ma quando scorge gli uomini che vogliono assassinare Batiato, reagisce, sconfigge il suo avversario e lo mette in salvo. Nonostante le perdite che la vittoria di Spartacus gli ha causato, Batiato lo risolleva al rango di gladiatore per ricompensarlo delle sue azioni.

5
5. Scontro all'ultimo sangue
Rientrato nelle file dei gladiatori, Spartacus riprende gli allenamenti e Crisso non gli rende vita facile. Ashur indaga per trovare il proprietario dei sicari che hanno attentato alla vita di Batiato. Intanto il magistrato Calavio, visita Batiato con Solonio, per scegliere i combattenti per i prossimi giochi, indetti da Calavio per saziare la sete di sangue degli dei e portare la pioggia in una Capua decimata dalla carestia. La decisione cade su Crisso e Spartacus che, insieme, dovranno sfidare il leggendario Teocoles, di cui Solonio si è assicurato i servigi, e per il quale il maestro serba un rancore essendo l'unico sopravvissuto al suo gladio, seppur sconfitto. Nonostante i vari tentativi di Spartacus, Crisso non riesce a mettere da parte le loro rivalità, il che sembra compromettere le sorti dello scontro. Batiato, scoperto che Ovidio è il mandante del suo tentato assassinio, si vendica ordinando a Barca di uccidere lui, sua moglie e suo figlio. Crisso, dopo essersi negato a Lucrezia, che sperava in lui per completare un rito propiziatorio per la sua fertilità, si concede a Naevia, nell'ultima notte prima dello scontro. Arriva il giorno e i due si lanciano nel combattimento finale. La vittoria sembra facile ma quando Teocoles comincia a combattere sul serio i due si disuniscono e Crisso riporta gravi ferite. Alla fine Spartacus, con l'aiuto di Crisso, riesce a sconfiggere Teocoles, ed una pioggia scosciante cade sulla città di Capua.

6
6. Oscure Trame
Spartacus, dopo aver portato la pioggia si è consacrato come nuovo Campione di Capua ed è acclamato, adesso, da tutta la palestra, mentre Crisso è in fin di vita e lotta contro la morte. Batiato annuncia a Spartacus che ha trovato la sua donna e, quindi, presto potrà riabbracciarla. Anche i dissidi col maestro sembrano sopiti. Intanto Barca, sicuro di intascare da Ashur una lauta vincita, ottenuta scommettendo sulla vittoria di Crisso e Spartacus, fa progetti di libertà con Pietro. Spartacus, compreso che quello che aspetta lui e Sura è, comunque, una vita di schiavitù comincia a progettare come fare a fuggire dalla villa con lei, quando si saranno congiunti. Batiato continua a ricamare sulla figura di Spartacus, e gli procura un'armatura degna del campione quale è diventato. Il magistrato viene a conoscenza del fatto che il figlio di Ovidio è ancora vivo e questo fatto mette in agitazione Batiato, che fa uccidere Barca dalle sue guardie, colpevole, a dir suo e di Ashur - che ha tramato tutto in gran segreto per non pagargli la vincita che gli doveva - passando poi voce che il cartaginese abbia comprato la sua libertà e sia andato via; Pietro non prende bene questa notizia. Intanto arriva il giorno del ricongiungimento arriva, dopo che Spartacus ha pagato donne e vino a tutti affinché fossero intontiti e non intralciassero i suoi piani, però quando il carro con la donna arriva alla villa ella è morente in seguito all'assalto di alcuni briganti durante il tragitto.

7
7. Io sono Spartacus
Batiato concede a Spartacus un rito funebre solenne per la sua Sura, ma questo non placa l'animo del guerriero. Pietro è sempre più triste per la partenza di Barca e subisce, senza reagire, le violenze di Gneo; queste motivazioni lo porteranno al suicidio. Furibondo per tale evento, Spartacus scatena una rissa contro Gneo scaraventandolo giu dalla rupe. Varro riceve la visita della moglie Aurelia e del figlio, ma la visita non è di cortesia; purtroppo la giovane, trovatasi in difficoltà, è stata violentata, ma la notizia scuote e muta il cuore di Varro. Spartacus continua a sfidare Batiato che dopo la morte di Gneo, lo costringe a partecipare ai prossimi giochi, dove dovrà indossare i panni di un prode romano ed uccidere degli schiavi traci. Saputo da Naevia che Ashur era presente alla liberazione di Barca, il maestro lo torchia in bagno per saperne di più; ma la versione del siriano non lo convince. Spartacus, dopo l'ennesimo sogno su sua moglie, decide di abbracciare il suo destino ed accetta di combattere contro i simulacri del suo popolo per spezzare definitivamente il legame con le sue origini ed il suo passato.

8
8. Il marchio della confraternita
Spartacus continua ad inanellare successi nell'arena, inizia ad apprezzare la gloria dell'essere il campione, la sua fama è grande e Batiato continua a ricavarne immense fortune che risollevano e danno nuovo splendore alla sua casata. Nella palestra arriva una nuova serie di reclute tra cui i fratelli germani Agron e Duro ed il gallo Segovax; quest'ultimo, su insistenza di Batiato, verrà addestrato sotto il patrocinio di Ilithyia. Segovax dimostra grande stima e rispetto per Spartacus, che ritiene un esempio. Crisso comincia a riprendersi, ma si trova a disagio sia per l'assenza di Barca sia per la sottomissione al volere del nuovo campione. Saputo da Naevia delle intenzioni di Batiato che vorrebbe venderlo, provoca uno scontro con Spartacus, ma ne esce sconfitto. Solonio prova a corrompere Ashur per sapere di eventuali intenzioni contro la sua persona. Intanto Ilithyia invita alcune sue amiche della Roma bene alla villa di Batiato, tra cui Licinia, cugina di Marco Crasso, l'uomo più ricco di Roma. Le amiche di Ilithyia chiedono di vedere il campione di Capua, così Lucrezia convoca Spartacus. Le donne, Licinia soprattutto, ammirano il trace, mentre Ilithyia lo insulta. Spartacus, tuttavia, non tace e rimarca le colpe del marito di quest'ultima e le di lei amiche ridono, affermando che Spartacus dice il vero, mettendo in grave imbarazzo Ilithyia. Decide allora di corrompere la sua recluta proponendogli la libertà in cambio dell'uccisione di Spartacus. Intanto, Spartacus prova a spronare Varro dal desistere nella sua ricaduta nei vizi. Segovax, a malincuore, prova a strangolare Spartacus nei bagni, cogliendolo alla sprovvista, ma viene salvato da Crisso. Il gallo considera comunque Spartacus il campione e, come tale, ritiene giusto che, se deve morire, che ciò avvenga nell'arena, con onore per mano sua. Torturato a più riprese, Segovax non svela il nome del mandante di tale assassinio e viene crocifisso nel giardino della villa.

9
9. La maschera di Diana
Tutte le nuove reclute hanno ricevuto il marchio e tra le tante, Agron e Duro sono le più promettenti. Continuano gli allenamenti, ma Varro è distratto dalla condizione della moglie che, dopo la sua reazione, si nega. Licinia contratta con Lucrezia una notte di passione con Spartacus, curandosi del pieno anonimato. Nella casa di Batiato arriva una nuova schiava, Mira, che Batiato e Lucrezia, provano ad avvicinare subito a Spartacus, onde assicurarsi che, dopo mesi di astinenza, lui sia pronto a soddisfare le voglie di Licinia. Spartacus, però, si nega alla schiava, non avendo interesse a giacere con una persona obbligata a farlo, tuttavia finge di aver consumato un rapporto con lei per proteggerla dalle punizioni di Lucrezia. Ashur, guarito dalle ferite riportate, riveste i panni da gladiatore per tornare ad allenarsi e provare a vendicarsi di Crisso, ma Batiato glielo impedisce, ordinandogli di servirlo con le sue migliori qualità di astuzia ed inventiva. Così, Batiato, con l'aiuto di Ashur, comincia ad attuare il suo piano per vendicarsi di Solonio, convincendolo che il siriano voglia tradirlo. Ilithyia si presenta alla villa chiedendo lo stesso tipo di incontro di Licinia, ma con Crisso e Lucrezia si prepara ad organizzare tutto, provando a vendicarsi per le offese, a suo dire, ricevute. Spartacus parla con Agron, perché la sua continua protezione al fratello Duro, potrebbe causare problemi ed intanto Varro apprende da Ashur che sua moglie è scomparsa. Arriva la sera dell'incontro clandestino ed il campione viene preparato per l'occasione ma le trame di Lucrezia lo porteranno, infine, a giacere con Ilithyia. Lucrezia, giungendo con Licinia, svela l'errore e Spartacus, preso dall'ira prova a strangolare l'inorridita Ilithyia, venendo allontanato a stento dalle guardie. Ilithyia, non resistendo alla vergogna e alla derisione di Licinia, la uccide spaccandole la testa contro il pavimento.

10
10. Scambio di favori
Continuano le vittorie di Spartacus e gli altri, e la casa di Batiato è sempre più in auge, al punto che il magistrato Calavio decide di organizzare il giorno della toga virilis di suo figlio Numerius presso la villa di Quinto. Varro, ritrova sua moglie, grazie all'aiuto di Spartacus e Mira, e finalmente si riappacifica con lei ritrovando la sua pace. Ilithyia continua ad essere tormentata dagli incubi per quello che ha fatto e comincia a subire i sottili ricatti di Lucrezia che vuole sfruttarne la nobiltà per il tornaconto della loro famiglia. Batiato mostra a Spartacus il busto che lo ritrae, inserito nel salone dei campioni di suo padre Tito, e ne rimane compiaciuto. Arriva il giorno di Numerius, per la quale è prevista una dimostrazione di duello tra Spartacus e Crisso, ma Ilithyia, per vendicarsi delle offese ricevute, si concede carnalmente al giovane Numerius per convincerlo a modificare lo scontro e costringere Spartacus ad un combattimento all'ultimo sangue contro il suo amico Varro. Sedotto da Ilithyia, Numerius eseguirà le sue richieste e costringerà Spartacus ad uccidere Varro, che lascerà all'amico l'onere di provvedere a sua moglie. Spartacus, preso dallo sconforto per l'assassinio dell'amico non trova pace. Approfittando di tutta questa benevolenza, Batiato prova a convincere il magistrato a concedergli incarichi politici, ma questi glieli nega. Batiato, già di per sé furibondo per aver perso Varro, medita vendetta su Calavio.

11
11. La ferita
La morte di Varro, avvenuta per mano sua, continua a non dare pace a Spartacus. Batiato, offeso dall'atteggiamento del magistrato, trama vendetta e fa rapire il magistrato. Durante gli allenamenti Spartacus comincia a sanguinare dalla ferita inflittagli da Varro durante la festa, e viene portato in infermeria in grave condizioni. Intanto si avvicinano i giochi con la nemica città di Pompei e, vista l'inabilità di Spartacus, lo scontro finale viene affidato a Crisso. Batiato si mostra al magistrato e gli svela le sue intenzioni di vendetta. Spartacus continua a soffrire atrocemente per le ferite inferte, ed i continui incubi su Varro e sua moglie Sura, gli danno il tormento. Arrivano i giochi ed i gladiatori di Batiato riportano enormi vittorie per la città di Capua. A seguito dello scontro finale tra Crisso e Pericle, vinto dal gallo, arriva la notizia del rapimento del magistrato; Batiato, portando con sé Numerius, comincia a cercarlo seguendo le tracce che portano verso la stessa Capua. Ashur, convince Solonio a seguirlo per sventare l'atroce piano architettato dal suo padrone; lo conduce al nascondiglio del magistrato e lo incastra nell'omicidio dello stesso. Al giungere delle guardie, Numerius non può far altro che credere all'evidenza, condannandolo a morte. Nel frattempo, di fianco a Spartacus giace il servitore di Batiato che aveva condotto in salvo sua moglie, ed il trace, avvertito in sogno da Varro e Sura, vede che egli non ha i segni delle ferite che doveva aver riportato nel suo salvataggio. Costringendolo con la forza a confessare, viene a conoscenza del piano ordito da Batiato per farla uccidere prima del ricongiungimento. Così Spartacus lo uccide, con l'aiuto di Mira, e medita vendetta contro il suo padrone.

12
12. Rivelazioni
Vengono organizzati dei giochi per onorare la memoria del magistrato e durante questi giochi, Solonio viene giustiziato nell'arena da Spartacus. Il lanista, pur battendosi onorevolmente, cade presto sotto i colpi del trace. Prima di finirlo, Spartacus lo informa che presto Batiato morirà per mano sua, dando a Solonio la soddisfazione di sapere che il suo odiato rivale morirà. Mira, inviata ancora a sollevare Spartacus, gli manifesta tutto il suo interesse e parlando con lui comprende i suoi desideri di vendetta. La storia d'amore tra Crisso e Naevia continua, ma Ashur, facendo leva su Batiato, riesce ad accaparrarsi le sue carezze. Il siriano, riceve un'inaspettata ricompensa dal suo padrone, il quale lo accoglie a vivere nella villa e non più nella scuola. Intanto la villa si prepara all'arrivo del legato Claudio Gabro che dovrebbe donare il suo patrocinio alla famiglia di Batiato; Spartacus viene convocato da Batiato, e vorrebbe approfittare di ciò per vendicarsi, ma si placa quando scopre che Aurelia, moglie di Varro, si è fatta assumere in casa come schiava, per pagare i debiti del marito, e ciò causa le gelosie di Mira. Batiato giunge al colmo della gioia quando apprende che finalmente sta per diventare padre, vista la gravidanza di Lucrezia, ed organizza il modo per costringere il legato Glabro a donargli il suo patrocinio. Giunto in villa, il legato costringe Spartacus ad un impari scontro con le sue guardie, che lo vede ancora vincitore. Glabro accetta di dare il suo patrocinio se Spartacus si inginocchierà davanti a lui e il trace, soffocando i suoi rancori, lo accontenta. Dopo aver visto la reazione furiosa di Crisso su Ashur, però, Glabro nega il patrocinio ma è costretto a tornare sui suoi passi dopo aver saputo dell'incidente occorso a Licinia, per mano di sua moglie Ilithyia. Glabro, quindi, terrorizzato dall'idea che l'ira di Marco Crasso si riversi su di lui, lascia anche le sue guardie nella casa di Batiato e con esse anche Ilithyia, disgustato dal gesto della moglie. Durante la serata, Ashur si avvicina a Naevia per suscitare le ire di Crisso e vi riesce, ma la reazione del gallo è passionale e smaschera la relazione segreta tra i due amanti, che vengono severamente puniti. Quinto ammonisce Lucrezia di abbandonare i suoi incontri con Crisso, svelandole così di aver sempre saputo la verità, ma di aver taciuto in nome della felicità della moglie. Naevia, viene venduta ad un altro padrone, e salutando Crisso, svela al maestro la verità sulla morte di Barca. Spartacus comincia a sobillare i gladiatori circa i suoi piani di vendetta e di fuga, dichiarando che il solo modo per ottenere la libertà è uccidere tutti i soldati di Glabro, Batiato e i suoi uomini.

13
13. Uccidiamoli Tutti!
Batiato indice una festa per onorare il patrocinio del legato Glabro, durante il quale viene concesso agli ospiti un duello all'ultimo sangue tra Spartacus e Crisso. Durante il combattimento dei flashback ripropongono gli avvenimenti dei giorni immediatamente precedenti. Batiato comincia ad organizzare il suo futuro da edile e svela ad Enomao il suo progetto di liberarlo ed affidargli il ruolo di lanista per occuparsi della palestra in sua vece. Sobillato da Lucreazia, Quinto organizza uno scontro per il pubblico tra Spartacus e Crisso, per punire quest'ultimo in seguito ai recenti avvenimenti. Spartacus così ottiene la sua liberazione per provare ad ottenere il suo appoggio, e quello dei gladiatori che ancora lo seguono, nei suoi piani di vendetta e fuga. Intanto affida a Mira tutti i suoi progetti e ne chiede l'aiuto concreto per aprire i cancelli che dividono il ludus dalla villa. Nonostante i vari tentativi di convincimento Crisso rifiuta il suo appoggio al piano di Spartacus. Spartacus rivela a Crisso la colpevolezza di Batiato per la morte di Sura e gli propone di aiutarlo a trovare Naevia dopo essersi vendicato, mentre Crisso rivela a Spartacus di aver bisogno di tornare ad essere campione per poter riportare Naevia da lui. Enomao, infatti, gli ha rivelato della sua prossima ascesa a lanista e gli ha promesso di aiutarlo a ricondurre Naevia tra le sue braccia. Crisso dice a Spartacus che in un'altra vita sarebbero stati come fratelli e i due stringono un patto

1
1. In fuga
Sono passate due settimane dagli eventi occorsi alla casa di Batiato. Spartacus con i suoi gladiatori, e tutti gli schiavi aggiuntisi alla sua causa, continuano a creare scompiglio nelle campagne intorno alla città di Capua, sconfiggendo tutti i mercenari assoldati dal giovane Sepius, cugino del magistrato Sesto - morto nel massacro di Spartacus - anche se cominciano ad emergere i primi problemi legati alla convivenza, ed alla forte personalità di Spartacus, Crisso ed Aagron, visti come punti di riferimento da tutti i rivoltosi ma guidati da sentimenti diversi. Glabro è entrato a Roma con la carica di pretore, ma nonostante le sue mire puntino ad altri ed alti traguardi, il senato romano gli impone di tornare a Capua con i suoi soldati per risolvere i problemi legati allo schiavo da lui condotto in suolo romano e rimettere ordine nella repubblica. Torna così a Capua, obbligando sua moglie Ilithyia a seguirlo. Giunti a Capua, prendono possesso della vecchia villa di Batiato, per la sua posizione strategica in città. Tra le rovine della casa, trovano, con loro stupore, Lucrethia, moglie di Batiato, sopravvissuta miracolosamente al massacro. Crisso è sempre accecato dal desiderio di trovare Naevia e, dopo aver assaltato un bordello famoso, riesce a sapere da un contrabbandiere dove è stata spostata Naevia e che il senato ha mandato Glabro e le sue guardie. Spartacus è combattuto se seguire il gallo a sud e provare a ripiegare o perseguire subito la sua vendetta; Mira prova a farlo ragionare. Enomao, sempre più perduto, dopo aver visto crollare gli ideali serviti fedelmente per anni, avverte i fuggitivi che Glabro è arrivato e terrà un discorso. Spartacus vi partecipa e perde le staffe quando vede che i romani hanno catturato Aurelia, che egli aveva mandato via per ricongiurla al figlio di Varro, e comincia a duellare con i romani, ferendo Glabro. Dopo essere stato soccorso dagli altri, riescono a fuggire e trarre in salvo Aurelia, che, comunque, morirà per le ferite subite. Spartacus, dopo essersi scontrato a muso duro con Mira e Crisso, decide di appoggiare i piani del gallo

2
2. Sacrificio agli Dei
Spartacus ed i fuggitivi proseguono verso sud alla ricerca di Naevia. Giunti alla prima villa, dopo aver ucciso tutte le guardie, Crisso, torchiando il signore della casa, ottiene conferma del passaggio dell'amata. Spartacus decide di assoldare gli schiavi liberati e di addestrarli alle arti gladiatorie, nonostante uno di questi, Nasir, attenti alla sua vita; questa decisione continua a provocargli dissidi con Crisso ed Aagron e la convivenza di tutti viene sempre più messa alla prova. Ilithyia è sempre tormentata - ma al tempo stesso compiaciuta - dal ricordo della notte di passione vissuta con Spartacus, durante l'orgia alla villa di Batiato; tutto in quella casa gli ricorda quegli eventi. Glabro, prova ad accordarsi col giovane Sepius, per reclutare anche i suoi uomini alla sua causa, ma il giovane si rifiuta e affronta a muso duro il pretore, accusandolo di non meritare i titoli ottenuti per parentela. Decide così di sfruttare la popolarità di Lucrethia e della sua affinità col divino, in seguito alla benevolenza mostratele dagli dei; costringe così la moglie ad accompagnarla al mercato ed acconsentire ai suoi ordini per eseguire un sacrificio propiziatorio. Enomao decide di scendere nelle fosse dell'ade, unico posto degno di un «animale senza onore». Ricordando tutta la sua storia che l'ha portato agli altari della gloria nella casa di Batiato, per mano di Tito - padre di Quinto - continua a combattere cercando un valido avversario, in grado di porre fine alla sua vita. Quando l'ora sembra giunta, un manipolo di uomini assale le fosse e lo cattura. Ilithyia cerca di uccidere Lucrethia, mentre ella è intenta a compiere il sacrificio, paventando la possibile ricomparsa dei suoi ricordi che potrebbero riportarla in una posizione attaccabile. Ma il tentativo è interrotto dall'arrivo alla villa di una vecchia conoscenza dei suoi abitanti. Ashur, sfuggito anch'egli alla strage, torna alla villa e consegna Enomao.

3
3. Il bene più alto
I fuggitivi proseguono il loro cammino verso sud, cercando tracce del passaggio di Naevia. Assalito un convoglio di schiavi, Aagron e Nasir uccidono la guardia che però svela le sorti della schiava; Aagron rivela a Crisso che Naevia è morta, gettando il gallo nello sconforto. Ashur prova a conquistare la fiducia del legato Glabro, tagliando via dal suo braccio il marchio di Batiato. Avuta una possibilità dal romano, prova a torturare Enomao per sapere dove si nascondono i ribelli. Vista la sua reticenza, viene sobillato da Lucrethia per svelargli il tradimento della moglie con l'amico Gannicus. All'udire queste confessioni Enomao rivela - involontariamente - ad Ashur l'intenzione di Crisso di ritrovare la amata. Aagron suggerisce a Spartacus che è saggio spostarsi sul Vesuvio, e muovere verso il porto di Napoli per liberare schiavi guerrieri da aggiungere alla loro causa. Nasir, nonostante il suo infatuamento per Aagron, non riesce a tenere il segreto chiesto dal germanico e rivela a Crisso che Naevia, in realtà, è viva e costretta nelle miniere. Ne nasce una rissa che porta alla separazione del gruppo

4
4. A mani vuote
Dopo la cattura di Crisso e degli altri galli, Spartacus prova a fuggire con Mira, Naevia ed un altro paio di gladiatori. Ma la fuga è rallentata, prima dalla stessa Naevia le cui condizioni non aiutano e poi dalle ferite di Nasir, che costringono i fuggitivi a fare varie deviazioni ed ad essere costretti ad affrontare i romani in più occasioni. Glabro è sempre più infastidito dalle attenzioni che Varinio comincia ad avere per sua moglie Ilythia, e ne ha ben d'onde. Ilythia non ne può più degli atteggiamenti ostili del marito e medita di annullare il suo matrimonio per unirsi con Varinio, pretore come il marito ma di più alto rango; prova a parlarne col padre, ma egli sembra non essere d'accordo. La giovane Sepia, consigliata da Lucrethia, prova a farsi notare da Varinio, scatenando la gelosia di Ilythia; Sepius comincia a temere le attenzioni che il pretore mostra alla sorella, e viene sobillato da Glabro, intenzionato a sminuire il potere del rivale. Nel contempo, prova ad ingraziarsi il collega, mostrandogli la cattura di Enomao, Crisso e gli altri. Mentre nell'antica casa di Batiato, procedono i festeggiamenti in onore di Varinio - festeggiamenti che ricordano i migliori baccanali tenuti dallo stesso defunto Batiato - Ilythia manifesta le sue intenzioni con lo stesso Varinio, che acconsentirebbe all'idea. Lucrethia, per favorire l'amica, prova a convincere il padre di lei, arrivando a sedurlo. Spartacus riesce infine a giungere alle pendici del Vesuvio, ricongiungendosi con Agron e gli altri, riuscendo a salvare solo Naevia, Mira e Nasir di tutti gli uomini che aveva portato con sé.

5
5. Libertus
Nell'arena di Capua stanno ormai per tenersi le tanto attese esecuzioni di Crisso, Enomao e Rhaskos, ai quali il destino scaglia contro di loro un gruppo di valenti gladiatori incaricati di eseguire la condanna, tra di essi però vi spicca, con grande esaltazione della folla, la possente figura di Gannicus, un ex gladiatore dell'oramai caduta casa di Batiato; Enomao, nel rivedere la sua vecchia conoscenza, accenna alla verità inerente agli ultimi istanti precedenti la morte della moglie Melitta, ma prima che Gannicus potesse presentare le proprie spiegazioni, Enomao lo attacca. L'azione si sposta al giorno precedente all'esecuzione; Spartacus, ricongiuntosi col resto dei ribelli, si avvia verso una vecchia dimora nelle vicinanze del Vesuvio dove vi incontra un romano di nome Lucio che, nonostante le avversità iniziali, alla fine offrirà maggiori aiuti possibili ai ribelli come gesto di rivalsa contro quel potere di Roma che, all'epoca dell'imperatore Silla, determinò la sua rovina; egli inoltre informerà Spartacus sulla sorte toccata ai suoi compagni, informazione che porterà quest'ultimo nell'organizzare un'ardua missione di salvataggio a favore dei condannati a morte. Nel frattempo alla casa di Batiato , Ilithia medita sull'aborto del proprio figlio allo scopo di favorire l'unione col desiderato Varinio, intento che verrà tuttavia messo alla luce dal momento che Ashur, tramite Lucrezia, informerà Glabro dei propositi tramati dalla moglie, ma nonostante ciò Ilithia gli affermerà faccia a faccia la sua totale intenzione nello sciogliere il matrimonio; intanto in città giunge Gannicus il quale, ingaggiato dal politico Mercato come boia dell'esecuzione del giorno successivo, ritornerà a combattere nonostante la libertà conquistata anni addietro. Alla fine giunge il grande giorno; Crisso, Enomao e Rhaskos dalla casa di Batiato vengono condotti all'arena; Spartacus, alla testa di un manipolo di ribelli, si introduce al suo interno dove, insieme ad Agron, si traveste da soldato romano per arrivare inosservato fino al campo dell'arena mentre altri suoi compagni, guidati niente meno che da Mira, si infiltrano tra le fondamenta per appiccargli il fuoco. Nel bel mezzo dei combattimenti Rhaskos perde la vita, ma proprio quando gli altri condannati sono sul punto di soccombere le tribune dell'arena iniziano a cedere in preda alle fiamme dando il via ad un caos epocale; Spartacus, affiancato da Agron, si getta nell'azione uccidendo chiunque tentasse di fermarlo mentre il panico e il fuoco dilagano in tutta l'arena; alla fine il piano ottiene il suo buon esito garantendo il salvataggio di Crisso e, con l'aiuto di Gannicus - che durante il combattimento perde il rudio, simbolo della sua libertà - anche di Enomao, ormai privo di sensi in seguito alle ferite riportate in combattimento, dopo di che Spartacus, volgendo un ultimo sguardo alla tanto vissuta arena l'abbandonerà per sempre nell'incendio che la distrugge a poco a poco. Centinaia di vittime si contano tra i romani fra cui il padre di Ilithia, la cui vita verrà però stroncata da Glabro che, per mantenere il proprio matrimonio con Ilithia, le dirà che la sorte del padre gli è giunta per mano di Spartacus, e che, per questo, gli renderà il maggior conforto proprio come farebbe un marito degno di rispetto; tale situazione condurrà Ilithia a rinnegare l'amore per Varinio gettandosi in disperazione per gli infausti eventi subiti.

6
6. Libertà di scelta
Dopo aver liberato Crisso ed Enomao, ed aver distrutto l'arena di Capua, Spartacus e gli altri tornano al Vesuvio; Gannicus, spinto dalle condizioni di Enomao, li segue. Glabro, comincia a disporre del patrimonio lasciatogli dal suocero, e mette una taglia su Spartacus. Dopo aver constatato che molti soldati hanno ammutinato, costringe Ashur a combattere contro alcuni suoi fidati per verificare la forza della tanto millantata fratellanza dei gladiatori; dopo una breve dimostrazione, Ashur lo convince a lasciargli reclutare uomini selvaggi e combattivi, con la stessa fame dei gladiatori di Spartacus, per formare una squadra speciale sotto il suo comando per proseguire le ricerche. Mentre Crisso è alle prese con le paure di Naevia e con i ricordi che le inibiscono i sentimenti verso il gallo, Spartacus ed Aagron cominciano a programmare il futuro, pensando di tornare al progetto originale e recarsi al porto di Napoli per reclutare schiavi guerrieri da aggiungere alla causa. Nel frattempo, si preparano anche le strategie di difesa ed addestramento degli schiavi, poco abili, presenti tra le file dei fuggitivi. Il ritrovamento di Naevia, ed il salvataggio di Crisso, non risolvono l'astio tra quest'ultimo ed Aagron e questo spinge Gannicus a suggerire a Crisso di abbandonare la causa. Lo stesso liberto parla spesso con Spartacus, il quale vorrebbe che il campione si unisse a loro e li aiutasse nel loro intento. Dopo svariati scontri verbali, ed un duello corpo a corpo finito in parità, e dopo aver compreso che non riuscirà mai a ricevere il perdono da parte di Enomao, per la tresca amorosa avuta con sua moglie Melitta, Gannicus decide di lasciare il Vesuvio. All'ennesimo rifiuto da parte di Sepius, di stringere alleanza con Glabro, Ilythia, consigliata da Lucrethia, suggerisce un incontro con la sorella di lui, Sepia, per provare a far pressioni su di lei per convincerlo. La giovane Sepia, comprende le intenzioni delle donne e, in un primo momento, rifiuta, poi esaltata dalle lusinghe di Lucrethia e dalle particolari attenzioni che Glabro, per comodo e per ripicca nei confronti della moglie, le concede, accetta e decide di parlare col fratello. Affrancatosi dalle donne, Glabro, porta la squadra di Ashur proprio a casa del giovane, ed assiste alla loro prova di forza, ordinandogli l'uccisione del giovane Sepius e tutti i suoi schiavi.

1
1. Nemici di Roma
La ribellione ispirata da Spartacus ha attirato migliaia di persone e insieme a Crixus e Gannicus decidono di discendere su Roma. Quello che non sanno è che Roma si è rivolta a Marcus Crassus e a un giovane Giulo Cesare per fermare i ribelli.

2
2. Lupi alla porta
Spartacus e il suo seguito prendono controllo della città. Nonostante molti dei ribelli intendono massacrare i cittadini, Spartacus gli ordina di farne prigionieri invece. Cesare viene messo al comando dell'armata di Crassus, causando un conflitto con il figlio di quest'ultimo, Tiberio.

3
3. Uomini d'onore
Alcuni pirati si incontrano con Spartacus per fare dei baratti. Per dimostrare a suo padre di essere migliore di Cesare, Tibero guida un attacco a sorpresa contro Spartacus, una mossa che Crassus aveva proibito. Tiberio rimane gravemente ferito e si salva solo grazie all'intervento del suo migliore amico.

4
4. Decimazione
La tensione tra Spartacus e i suoi uomini è sempre più alta a causa della possibile infiltrazione di una spia romana. Crassus usa un antico metodo di punizione per insegnare una lezione ai suoi soldati.

5
5. Fratelli di sangue
Prima che Spartacus e Crixus riescano a risolvere le loro differenze, Spartacus annuncia che Gannicus è il suo secondo in comando. Cesare continua a causare problemi in città e riesce a catturare Agron e altri due ribelli.

6
6. Bottino di guerra
Crassus guida un attacco alla città occupata dai ribelli mentre Gannicus è intrappolato dietro le linee nemiche. Crassus ordina a Tiberio di organizzare una celebrazione per Cesare.

7
7. Morte ineluttabile
Le forze ribelli sono intrappolate e Spartacus e Crixus sono in disaccordo sul metodo di fuga da impiegare. Crassus continua ad avere estrema difficoltà nel controllare le azioni di chi gli sta vicino.

8
8. Strade diverse
Spartacus e i ribelli si trovano di fronte a una scelta durante il loro percorso. Crassus continua a guidare i suoi uomini all'inseguimento di Spartacus e dei ribelli. Il conflitto tra Tiberius e Cesare si fa sempre più teso.

9
9. Morti e morituri
Crassus scopre che un romano senza scrupoli sta approfittando della situazione dichiarando di essere il solo artefice della vittoria sulle forze ribelli. Spartacus sta cercando di conquistare qualcosa da usare come leva contro i suoi conquistatori.

1
1. Episodio 1
Spartacus e la sua armata fanno un ultimo tentativo per ottenere la libertà in una battaglia contro i romani guidati da Crassus.

2
2. Episodio 2
Spartacus e la sua armata fanno un ultimo tentativo per ottenere la libertà in una battaglia contro i romani guidati da Crassus.

3
3. Episodio 3
Spartacus e la sua armata fanno un ultimo tentativo per ottenere la libertà in una battaglia contro i romani guidati da Crassus.
Titoli del momento
Spartacus trailer ita
Download gratis:
Stai scaricando
Thank You, Next
Nuovi episodi